Lettre de Formentera
Formentera, 16 febbraio 2025
Nel 1972, il regista svizzero Yvan Butler presentò Lettre de Formentera, un documentario trasmesso nel programma Temps présent della Radio Télévision Suisse. Questo cortometraggio di 26 minuti, che puoi vedere alla fine di questo articolo, catturò l’essenza di Formentera, mostrandola come un rifugio di pace in mezzo a uno dei conflitti più devastanti dell’epoca: la guerra del Vietnam.
Butler, noto all’epoca per la sua sensibilità cinematografica in opere come La Fille au violoncelle (1973), esplorò in questo documentario intitolato Lettre de Formentera (Lettere da Formentera) non solo la bellezza naturale dell’isola e le abitudini dei suoi abitanti prima dell’arrivo del turismo, ma anche la sua trasformazione in un simbolo di resistenza pacifica.
Lettre de Formentera riflette la disperazione di una generazione che cercava di sfuggire alla violenza, narrando come giovani di tutto il mondo, specialmente americani, trovarono nell’isola uno spazio per ridefinire la propria esistenza e i propri valori. Un luogo dove vivere lo spirito hippy che segnò un’epoca sull’isola e nel mondo.
La guerra del Vietnam (1955-1975) fu un conflitto lungo e sanguinoso che vide contrapposti il Vietnam del Nord, appoggiato dall’Unione Sovietica e dalla Cina, e il Vietnam del Sud, sostenuto dagli Stati Uniti e da altre nazioni alleate. Quello che iniziò come un tentativo di fermare l’espansione del comunismo nel sud-est asiatico, si trasformò presto in un simbolo di divisione politica, proteste e rifiuto globale.
L’intervento statunitense in Vietnam fu altamente controverso, generando un massiccio movimento pacifista all’interno degli stessi Stati Uniti. Le immagini di bombardamenti, villaggi distrutti e giovani soldati morti o mutilati provocarono un’ondata di indignazione e proteste in tutto il mondo.
Molti giovani americani, soprattutto appartenenti a classi agiate, si trovarono di fronte a un dilemma morale ed esistenziale: essere reclutati per combattere in una guerra che non comprendevano né sostenevano, o fuggire per evitare il servizio militare. Alcuni cercarono rifugio in paesi vicini come il Canada, mentre altri optarono per destinazioni più esotiche e meno controllate, come Goa in India, Bali in Indonesia o le Isole Baleari in Spagna.
Formentera, con la sua atmosfera rilassata, il clima idilliaco e un’economia poco sviluppata, offriva il nascondiglio perfetto per coloro che volevano evitare la leva e vivere una vita alternativa.
Il documentario è pieno di immagini di com’era Formentera negli anni ’70 del secolo scorso, dove la maggior parte dei paesaggi sono rurali o della costa dell’isola. Tra tutti questi fotogrammi, mi ha colpito particolarmente vedere l’attuale Blue Bar, sulla cima della duna nella spiaggia di Migjorn, e cercare di scoprire qualcosa di più sul suo passato.
Dopo aver chiesto a diversi amici, è stato Pascual di Es Caló a confermarmi che all’epoca il locale si chiamava Cafe Bar María. Nome della proprietaria dell’attività fino a non molti anni fa, colei che, insieme a sua figlia, gestiva l’emblematico locale che già allora vantava il suo inconfondibile colore blu sulle pareti.
L’isola di Formentera divenne un enclave hippy durante gli anni ’60 e ’70. Ispirati dalla controcultura, dalla ricerca della libertà, dalla spiritualità e dal rifiuto dei valori tradizionali, gli hippy trovarono a Formentera un paradiso dove poter vivere in pace, praticare l’amore libero, la meditazione e la connessione con la natura.
La comunità hippy di Formentera, ritratta nel documentario di Yvan Butler, simboleggiava un contrasto radicale con la realtà di una guerra brutale. Mentre il mondo sanguinava in Vietnam, a Formentera si coltivavano la pace, l’arte e la fraternità.
Lettre de Formentera resta una testimonianza visiva di un’epoca turbolenta e di un rifugio che, a suo tempo, offrì speranza a molti. Oggi mi piace pensare che Formentera conservi parte di quello spirito bohémien, attirando visitatori che cercano di sfuggire al caos della vita quotidiana e immergersi in un’esistenza più semplice, circondati da un mare di un blu che incanta chiunque vi si immerga almeno una volta nella vita.
La storia di Formentera, il suo ruolo durante la guerra del Vietnam e il suo legame con il movimento hippy è un promemoria di come piccoli angoli del mondo possano diventare simboli di resistenza, libertà e pace.
Sono Ramón Tur, la persona dietro a tutto ciò che viene scritto e fotografato su questo sito web su Formentera.
Ho scoperto l’isola nel 1972 quando i miei genitori, a bordo della mitica Joven Dolores, mi portarono per la prima volta a trascorrere qualche giorno di vacanza da Ibiza e fu amore a prima vista. Nel corso degli anni, questo amore si è rafforzato fino a far diventare Formentera il mio luogo di residenza da molti anni.
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